L'indagine impossibile segue un tema ben preciso: la possibile connessione tra le basi italiane della Nato e il terrorismo degli anni di piombo. Chi erano i terroristi delle Brigate Rosse che il 16 marzo del 1978 rapirono l'ex presidente del consiglio Aldo Moro? Secondo una dietrologia di marca comunista, che certi storici attuali rifiutano, dietro i passamontagna di quei banditi si nascondevano uomini di Ordine Nuovo, ossia della destra eversiva delle bombe. Nel delineare la cosiddetta "Strategia della tensione", quindi, sarebbe stata prevista, oltre alle stragi, la creazione di falsi gruppi di sinistra, i quali avrebbero avuto il compito di inquinare la politica socialista, seminare il panico nelle strade e a quel punto far ricadere le colpe sul Partito Comunista. Il colpevole di questa storia alla rovescia, in cui gli sconfitti del Patto di Varsavia diventano gli accusatori, sarebbe la Nato, l'organizzazione militare dell'Occidente capitalista, sospettata di aver nascosto a Roma alcuni pericolosi uomini della CIA, veri mandanti di questo presunto complotto. Ma per arrivare a una verit? oggettiva bisogna uscire dal dualismo est-ovest, e confrontare i dossier delle spie dell'est con gli articoli dei quotidiani italiani ed esteri, con i documenti parlamentari italiani, con quelli della CIA, e con le notizie del web. Si scopre cos? che questi 007 americani sarebbero diventati, successivamente, leader della guerra contro il terrorismo islamico di Saddam Hussein. E che la fuga dalla dittatura comunista ? un mito che andrebbe ridimensionato. L'impressione tuttavia ? che manchi qualcosa: un elemento che convinse i "paesi socialisti" a non proseguire in questa denuncia. Se ? vero che alcuni terroristi di Ordine Nuovo erano presenti nel terrorismo rosso, ? stato altrettanto accertato, persino dai sovietici, che vi era uno stretto legame tra brigatisti, palestinesi e soprattutto maoisti, molto attivi e rumorosi nella sinistra extraparlamentare nata dal '68. La Cina ? il vero grande enigma della storia contemporanea: comunista a livello ideologico, ma vicina alle posizioni e alle scelte militari degli statunitensi fin dalla met? degli anni Sessanta. Potevano dunque coesistere le numerose basi missilistiche e logistiche italiane della Nato con la sanguinosa guerra tra gli opposti estremismi, nonch? tra il terrorismo e le personalit? dello Stato, a cui gli italiani assistettero negli anni Settanta? Molti documenti attestano che la politica internazionale della Guerra Fredda e il terrorismo di sinistra avevano svariati elementi in comune. Vi fu probabilmente una guerra nella guerra, che mise non solo uomini di destra contro uomini di sinistra, ma pure servizi segreti contro servizi deviati, e militari onesti accanto a commilitoni appartenenti a Gladio-Stay Behind, cio? all'apparato militare creato per contrastare una rivoluzione comunista. Da uno scenario cos? complesso ? scaturita una storia documentata della "Strategia della tensione" che pu? trasformarsi in una buona chiave di lettura per comprendere anche il terrorismo attuale, quello dell'Islam radicale.
Author: Massimo D'Agostino |
Publisher: Independently Published |
Publication Date: Aug 21, 2018 |
Number of Pages: 374 pages |
Language: Italian |
Binding: Paperback |
ISBN-10: 1719838607 |
ISBN-13: 9781719838603 |