I paradossi degli Stoici

Il presente libretto di Cicerone, dedicato a Bruto, futuro assassino di Cesare, ? un concentrato di saggezza. Il celebre oratore e politico romano descrive, con abile esercizio retorico e stilistico, sei capisaldi della dottrina "stoica", cercando di dimostrarne la validit? nonostante essi appaiano contrari al senso comune. La forma in cui Cicerone sceglie di esprimersi ? di primaria importanza in quanto ? proprio grazie ad essa che egli ritiene di poter persuadere il proprio pubblico. Al contrario, infatti, di quanto facevano gli "stoici", i quali, nell'affrontare tali argomentazioni, adoperavano un linguaggio severo e di difficile comprensione, Cicerone protende per uno stile pi? limpido e scorrevole, adatto alla divulgazione della filosofia, anche tra le frange pi? basse della popolazione. Il testo si correda di due appendici dedicate al rapporto tra Cicerone e la filosofia stoica. Il filosofo romano, infatti, pur non condividendo appieno tale dottrina, diede un notevole contributo alla sua confutazione e divulgazione.