Diario di una ragazza incasinata

"Viola dove vai?" a fermarmi sulla porta di casa, mentre sto uscendo, ? la voce di mia madre. E Viola ? il mio nome. O per lo meno lo ? per la maggior parte dei miei famigliari. solo per due o tre amici sono semplicemente Vio . Vio ? decisamente pi? intimo. Altri miei amici invece mi chiamano Vi, i miei compagni di classe per esempio, o quelli che comunque mi conoscono decisamente poco o niente. Il mio nome per intero ? troppo solenne, regolare, importante, io di importante non ho niente n? il fisico, n? la mente. Anzi mi considero appena nella norma, una ragazza di diciassette anni